LIPOFILLING
1. Cos’è il lipofilling
Per Lipofilling si intende un intervento chirurgico di auto-innesto di tessuto adiposo, che viene prelevato da zone donatrici quali addome, fianchi, ginocchia e successivamente re-iniettato in aree riceventi. Queste zone corporee riceventi possono essere tutte quelle che presentano depressioni, avvallamenti, atrofie del tessuto sottocutaneo e che beneficerebbero di un trattamento riempitivo con tessuto autologo.
Il Lipofilling è indicato non solo per correggere aree di depressione congenite, post-traumatiche o post-chirurgiche, ma trova un suo largo utilizzo in chirurgia estetica per gli aumenti volumetrici di aree ipotrofiche come mammelle, glutei, polpacci ed anche in medicina estetica per il volto. Il Lipofilling permette di attenuare anche gli inestetismi del volto dovuti al normale processo di invecchiamento. Trova quindi una sua peculiare indicazione nel riempimento dei solchi naso-genieni, nel rimodellamento delle rughe del volto, nell’incremento volumetrico di zigomi e labbra.
2. Come si esegue
L’intervento generalmente viene eseguito in anestesia locale con o senza sedazione, ma non è esclusa l’anestesia generale per riempimenti volumetrici di grossa entità.
La tecnica prevede il prelievo di grasso dallo stesso paziente da aree donatrici; successivamente il grasso viene processato e poi reintrodotto nelle zone corporee riceventi. Il tutto si avvale dell’utilizzo di microcannule che vengono introdotte nei tessuti attraverso incisioni cutanee di circa 1-2 mm.
Una importante precauzione che il paziente deve osservare nel postoperatorio è quella di non decubitare nelle aree trattate. Può essere necessaria la somministrazione di una terapia antibiotica ed antidolorifica.
Un grosso vantaggio del Lipofilling è la sua totale biocompatibilità; non è possibile avere reazioni allergiche.
I suoi limiti principali sono: la scarsa disponibilità di accumuli adiposi da cui prelevare il tessuto adiposo e la necessità di dover ripetere a distanza di tempo il trattamento a seguito del suo parziale riassorbimento.
3. Cosa fare nel post-operatorio
Sensazione di dolore, bruciore e fastidio puntorio possono essere avvertiti in sede di prelievo. Bruciore, edema, ecchimosi, possono invece presentarsi nelle aree riceventi. Nel corso delle prime ore dopo l’intervento può essere normale la perdita di sangue e liquidi dai piccoli fori cutanei. Una terapia antibiotica, analgesica ed anti-trombotica, sono prescritte per almeno 6-10 giorni. L’utilizzo di creme eparinoidi possono accellerare il riassorbimento degli ematomi. È sempre opportuno indossare una guaina elastica per limitare le ecchimosi e l’edema postoperatorio, per almeno 4 settimane.
4. È duraturo nel tempo
Il risultato del singolo trattamento non è pienamente prevedibile, in quanto dipendente dalla percentuale di adipociti che attecchiscono. Il risultato si considera definitivo 3-6 mesi dopo il trattamento ed è suscettibile però di modificazioni legate a diversi fenomeni biologici, oltre a possibili variazioni ponderali e all’invecchiamento. Spesso può necessitare di ulteriori trattamenti di “ritocco” per stabilizzare un risultato e renderlo più duraturo nel tempo.